La Medicina Trasfusionale si muove in un contesto caratterizzato dalla necessità, da un lato, di garantire efficacia ed efficienza nell’erogazione del servizio e nell`utilizzo delle risorse di fonte pubblica; dall’altro, di conformare le attività alle norme nazionali (di recepimento di direttive europee). Omogeneità, tracciabilità, uniformità e standardizzazione rappresentano i key points a cui le attività di Medicina Trasfusionale devono tendere, al fine di conseguire i livelli di qualità e di sicurezza previsti dalle norme vigenti.
Le normative Europee (Direttive 2004/33/CE, 2005/61/CE, 2005/62/CE, 2002/98/CE) hanno dettato: a) standard di qualità e sicurezza relativi a tutti i processi che hanno per oggetto la risorsa sangue e i suoi componenti; b) standard operativi sui processi di raccolta, analisi, conservazione e trasporto del sangue e dei suoi componenti; c) requisiti tecnici e caratteri di tracciabilità delle informazioni e notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi.
Tali disposti sono stati recepiti, in Italia, con i decreti legislativi n. 207/2007, n. 208/2007 e n. 261/2007 e con gli Accordi Stato-Regione 2010,2012.
Approfondimenti e studi di settore, con orizzonte nazionale oltre che regionale, – sviluppati nell’ultimo triennio dagli enti di ricerca che prendono parte al progetto evidenziano la necessità di accrescere il livello di interoperabilità dei sistemi esistenti e di tracciabilità delle informazioni, al fine di garantire la conformità alle normative.
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